
…e la ceramica. Un sodalizio iniziato a Montelupo Fiorentino.
Ettore Sottsass si avvicina alla ceramica grazie a Irving Richards, newyorkese che a fine anni ‘20 puntò tutto sul design moderno con produzioni che ambivano al bello e tecnicamente riproducibile in serie col marchio Reymor. In quest’ottica Richards collaborò con molti designers e architetti tra cui George Nelson che vedeva tra le sue fila il giovane Ettore Sottsass.
Richards nella prima metà degli anni ’50 diventò un importantissimo importatore dall’Italia di ceramiche e vetri. Nemmeno a dirlo, le ceramiche erano di Montelupo Fiorentino della Cav. Guido Bitossi & Figli nella quale aveva stretto un grande rapporto di amicizia, stima e fiducia con Aldo Londi, l’allora Direttore Artistico, per il quale disegno moltissime ceramiche.
Ettore Sottsass, in qualche modo, fu preso da Richards e in parole brevi gli disse di andare a Montelupo da Londi a disegnare delle ceramiche per lui.
Simpatica l’affermazione di Sottsass in cui dichiarava di non capirci un c…o e che non si sarebbe mai sognato di doverne disegnare.
Ma è proprio da Bitossi che trova un ambiente esuberante, introspettivo, nuovo con forti legami tradizionali ma capace di una grande futura evoluzione. È grazie a Aldo Londi e ai suoi collaboratori che Sottsass si ritrova a vivere e trascorrere tempo con persone accoglienti, generose e gentili che diventeranno suoi Amici, rispettosi ed entusiasti con i quali non vede l’ora di trascorrere tempo durante i suoi frequenti fine settimana in Toscana a sperimentare.
Ecco! Questo, più o meno dettagliato, è l’inizio di un’avventura che nemmeno Ettore si sarebbe aspettato e il risultato è sotto gli occhi di Tutti.